PROFILO CLIENTE
Matteo Tortosa è un designer di caschi sportivi, in particolare caschi da ciclismo e caschi da sci. “Mi occupo di questo settore dal 2007 – spiega il libero professionista –: all’inizio curavo solamente l’aspetto grafico, poi acquisendo know-how e skills, sono passato al design vero e proprio”.
Nel settore ci sono le grandi case produttrici che curano tutti i processi – dagli interni al design, dalla produzione vera e propria all’ingegnerizzazione – e chi commercializza prodotti e basta. Tortosa si pone con successo come via di mezzo: “Io vendo ai clienti direttamente un casco di proprietà, prodotto in esclusiva“.

Indirizzo
via Fiume, 27
20037 – Paderno Dugnano (MI)
Sito web
www.matteotortosa.tk
tortosa.matteo@gmail.com
Telefono
+39 349.7507074
ESIGENZA DEL CLIENTE
Una importante ditta italiana ha chiesto a Tortosa un prototipo estetico e funzionale di un particolare modello da ciclismo per poi lanciarlo sul mercato. Il designer si è rivolto a Sharebot 3D Store Monza per la realizzazione del casco da ciclismo stampato in 3D, in materiale PLA (acido polilattico) di colore nero, materiale ecologico e compostabile.
“Alla mia azienda cliente – racconta Tortosa – serviva un’idea del volume occupato, sapere come il casco calzasse in testa e avere un riscontro concreto dei fori, che visualizzati in astratto con un semplice render non rendono un’idea veritiera“.
PROGETTO E SOLUZIONI
Con il casco da ciclismo stampato in 3D, l’azienda ha potuto toccare con mano il prototipo tridimensionale, così da avere anche riscontri tattili per valutare la sicurezza delle performance. Ma come è stato realizzato?
Trattandosi di un prototipo estetico e funzionale solo a livello di ingombri, che non avrebbe dovuto subire particolari forze né temperature troppo elevate o troppo basse, abbiamo optato per del “semplice” PLA (acido polilattico), una termoplastica resistente ed ecologica: è infatti compostabile se sottoposta a giuste temperatura e umidità.
Viste le dimensioni del casco, per realizzarlo è stata utilizzata la stampante 3D Sharebot Q, con volume di stampa 400x300x300 mm e tecnologia FFF (Fused Filament Fabrication), a risoluzione 0,2 mm.






VANTAGGI RISCONTRATI
Il casco da ciclismo stampato in 3D ha ovviato a diverse problematiche legate alle tecnologie e ai metodi produttivi tradizionali.
Come spiega lo stesso Matteo Tortosa, in passato i modelli venivano creati in argilla, ma con tempi d’attesa e costi estremamente elevati poiché venivano realizzati da una persona fisica, a mano e coi suoi tempi, e in ogni caso il modello non risultava stabile (l’argilla andrebbe tenuta sempre in ambiente umido).
In tempi decisamente più recenti i prototipi dei caschi sportivi venivano e vengono tuttora fatti tramite stampo a iniezione. “Per ottenere uno stampo a iniezione c’è bisogno di un investimento di almeno 15mila euro, senza contare che se il modello fosse stato da modificare, ci sarebbe stato bisogno di un secondo stampo da 15mila euro”, rivela Tortosa.
Con l’avvento delle tecnologie additive, lo stampo non è più necessario. O meglio, è sempre necessario per la produzione in serie vera e propria, ma l’investimento non deve essere fatto in fase di prototipazione. Questo riduce di molto i rischi, poiché una volta ottenuto il prototipo, sarà molto difficile sbagliare completamente lo stampo, con la conseguenza di doverne fare un altro e spendere molti soldi.
Con poche centinaia di euro il designer ha ottenuto il suo prototipo di casco da ciclismo stampato in 3D. “Inoltre ho potuto modificare il file 3D in corsa senza spendere altri soldi, con la stampante 3D ho potuto ottimizzare il modello e infine, cosa da non sottovalutare, dà la possibilità di effettuare post-produzione”.
Ma nel caso specifico, Tortosa ha riscontrato un ulteriore vantaggio: “Per me avere un file 3D unico mi permette di risparmiare tempo ed energie: utilizzo infatti lo stesso file per la stampa 3D, per le grafiche, per i render. E questo è un aiuto molto importante”.
LA TESTIMONIANZA

“Mi sono trovato molto bene con Sharebot 3D Store Monza soprattutto perché nonostante abbia dovuto fare qualche piccola modifica, alla fine ho ottenuto il casco desiderato. Le consegne sono state rispettate e il prezzo si è rivelato assolutamente conveniente“, conclude Matteo Tortosa.
STAMPANTE 3D UTILIZZATA

- NOME: Sharebot Q
- TECNOLOGIA: Filamento
- VOLUME DI STAMPA: 400 x 300 x 300 mm
- RISOLUZIONE Z: 50 micron
- MATERIALI UTILIZZATI: PET Carbon Fiber, Nylon Carbon Fiber, PP Carbon Fiber, PP, PC, PBT, HDPE, PETG, ABS, ASA, PLA (acido polilattico), HIPS, TPU, TPE, TPA
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