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Innovazione all’Università Bocconi: Meganeye, gli occhiali stampati in 3D con Viking

meganeye

Nell’ambito di THINK TANK AWARD, Young Ideas for Retail – ovvero il contest organizzato da GDOWEEK, il settimanale di retail del Gruppo Tecniche Nuove, che ha come obiettivo la creazione di un laboratorio di idee – 6 studenti del corso di Marketing Management all’Università Bocconi hanno dato vita a Meganeye, un innovativo laboratorio a metà tra il negozio e la bottega artigiana.

“Al nostro gruppo è stato affidato un progetto nel mondo del fashion, con target alto. Lo abbiamo già presentato al nostro professore e a una giuria di giornalisti che lo valuteranno, insieme a decine di ulteriori progetti di altre realtà internazionali”, spiega Valentina Coppola, ideatrice di Meganeye insieme a Davide Ferruzzi, Stefano Manfredi, Gabriele Sirtori, Silvia Sogaro e Valentina Tassinario.

COSA È MEGANEYE

Meganeye è l’evoluzione dell’ottico: qui si possono trovare occhiali stampati in 3D completamente customizzati dal cliente stesso, che ha la possibilità di “indossare” virtualmente – grazie a un particolare smart mirror a realtà aumentata – infiniti modelli di occhiali, di qualsiasi forma, fino a trovare quello che calza perfettamente sul proprio volto. Insomma, un luogo dove vengono sfornati prodotti unici, di lusso, su misura e persino con pattern personalizzati. E qui entriamo in gioco noi.

GLI OCCHIALI STAMPATI IN 3D

Adiacente al punto vendita si trova un laboratorio, una bottega artigiana 4.0, visibile dai clienti attraverso un vetro. Qui un tecnico specializzato utilizza una stampante 3D a sinterizzazione metallica, la ProX DMP 300 di 3D Systems, e la nostra Sharebot Viking per le lavorazioni e le parti in resina, precise al decimo di millimetro e con superfici perfettamente lisce e piacevoli al tatto.

Così, assecondando le richieste specifiche del singolo cliente, nascono gli occhiali stampati in 3D di Meganeye, destinati a rivoluzionare il Luxury Eyewear Retail.

PERCHÉ SHAREBOT VIKING?

“Abbiamo optato per la stampante 3D Sharebot Viking soprattutto per le sue potenzialità di stampa e per le caratteristiche tecniche – prosegue Valentina Coppola –; riteniamo che sia il prodotto giusto che si completa perfettamente con il lavoro “a mano” e il post-curing dell’artigiano”.

Oltre alle caratteristiche tecniche di Viking, ciò che ha influito nella scelta è stata la dimensione della stampante 3D: “È perfetta per gli spazi piccoli. Il nostro progetto nascerebbe nel quartiere Brera di Milano, in cui i locali sono ridotti e i costi per metro quadro molto elevati”.

In attesa dei risultati del THINK TANK AWARD di GDOWEEK, che decreteranno il progetto vincitore, auguriamo che questa idea meritevole e innovativa possa trovare qualche investitore indipendentemente dal verdetto finale.

IL VIDEO DEL PROGETTO

Il video del progetto Meganeye

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