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3D Jail, la stampa 3D in carcere: Sharebot Monza tra i relatori

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Con grande piacere, per la seconda volta, Sharebot Monza – nella persona di Fabrizio Scalco, co-founder, CMO & CIO – parteciperà in qualità di relatrice nell’ambito di un progetto che abbiamo ormai preso a cuore: 3D Jail, frutto di diversi partner virtuosi, che si pone come obiettivo quello di portare la stampa 3D in carcere.

3D JAIL: IL PROGETTO

Gli attori che si rimboccano le maniche e collaborano per il successo di 3D Jail sono le cooperative sociali italiane La Bottega Solidale e Universo, la é.f.a. (Équipe Formatori Associati), l’Università turca Anadolu University, l’istituto asturiano per la formazione di adulti Asturia VZW, i madrileni di Fondazione Cibervoluntarios, l’Istituto europeo per l’istruzione e l’apprendimento (EELI), e l’Istituto M2C per le tecnologie e la cultura dei media applicati dell’Università di Scienze Applicate di Brema.

Gli obiettivi che si pone il progetto stampa 3D in carcere sono principalmente 4:
1) Definire le competenze, non formali e formali, che i detenuti devono apprendere per l’impiego di queste tecnologie;
2) Sviluppare modelli formativi sulle nuove tecnologie di stampa, applicabili in tutta Europa, nelle strutture detentive, o a distanza e comunque estendibili a soggetti con minori opportunità;
3) Favorire nuove prassi nei rapporti con le istituzioni penitenziarie e col privato sociale per l’inserimento lavorativo dei detenuti e il riconoscimento sostanziale delle competenze acquisite sulla tecnologia 3D;
4) Fissare standard europei per l’organizzazione di laboratori produttivi nelle carceri, che possano usare in sicurezza le tecnologie innovative, come le stampe 3D.

L'EVENTO DEL 16 LUGLIO

Veniamo a noi. Lo scorso 12 maggio abbiamo relazionato sulla nostra storia, i nostri progetti, i nostri case study e i primi passi che secondo noi sono fondamentali per avviare una startup di tecnologie additive, alla presenza dei partner internazionali citati poco sopra.

Ora siamo al secondo appuntamento: l’evento online di venerdì 16 luglio, completamente pubblico e intitolato “La tecnologia di stampa 3D in carcere: tra innovazione e formazione”, che si svolgerà dalle 9:15 alle 12:15. Chiunque abbia piacere, può seguire la conferenza online, aggiornarsi sul progetto 3D Jail, sui risultati raggiunti, sui progetti futuri e sulla realtà del laboratorio di stampa 3D in carcere.

Partecipare è un gioco da ragazzi. Basta cliccare sul seguente link per avviare, al momento giusto, la diretta Zoom: https://zoom.us/j/97138706703?pwd=cjlEMGtYWnBzY284MXcyalFsRi9IUT09

(Zoom ID riunione: 971 3870 670 3 Passcode: 766288)

L'INTERVENTO DI FABRIZIO SCALCO

L’evento si aprirà alle 9:15 con l’introduzione de La Bottega Solidale, nella persona di Rossella Semino, che darà il benvenuto a tutti i partecipanti e introdurrà i risultati del progetto. Tra gli altri relatori, alle ore 10:15 sarà la volta di Alberto Parmiggiani dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che parlerà di innovazione con la stampa 3D e prospettive.

Poco più tardi, alle 11:00, toccherà a Sharebot Monza. Fabrizio Scalco tratterà dell’applicazione del 3D e dei nuovi scenari di business. Non resta che segnare tutto su Calendar, in agenda, tra i remainder del vostro smartphone e ovunque vogliate. Vi aspettiamo, da remoto!

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